Volti ammiccanti occhieggiano dai cartelloni,
facendoci sentire lor signori e padroni.
Padroni, di un ipotetico futuro istante,
in un mondo che altro dare non sa,
se non il miraggio della felicità.
Una felicità edificata su simboliche patinate e
vuote speranze future,
scialbo simulacro delle solide e piene vite vissute
da uomini e donne di vecchie culture.
Oggi padroni di scegliere al più una marca di caffè
nel negozio del rione…
+ Democrazia, ma – libertà = prigione!!