Degli equilibrismi sociali della vecchia "Fattoria..."

#antropologia, #organizzazionesociale, #politica

 

Milano, 20 luglio 2011


Guardando alle vicende recenti, non riesco a non tributare un forte plauso alla testimonianza di profonda conoscenza dell'animale uomo e delle sue scelte, in fatto di metodo di aggregazione, di governo e di rappresentanza sociale, resaci con assoluta maestria nella sua semplicità fiabesca da G. Orwell.

Egli seppe immortalare per sempre, con un affresco a tinte sapientemente naif, tutta la limitatezza degli errori commessi da rappresentati e rappresentanti delle consociazioni umane, rendendoci edotti circa la miope coazione a ripetere che socialmente la società degli animali-uomini riscrive con un inchiostro ogni volta diverso.

Situazione che ci vede simili a pesci in un acquario che, inconsapevolmente, ogni volta che svoltano l'angolo pensano (o sperano) che sia una svolta nuova per la conquista di una libertà vera.

Essere in due

#amore, #inunarigaopocopiù, #psicologia, #sensovita

Milano, 23 marzo 2011



Finché si è in due non si è mai pazzi.

La società e gli artisti genuini

#arte

 

Milano, 15 gennaio 2011



V’è un tipo di artista, secondo me il più genuino, che è più vittima delle proprie emozioni che altro. Egli non sceglie di provarle ma, dal momento che le prova, cerca di digerirle, comprenderle e poi condividerle e servirsene, profondendole in un’attività artistica.


Le vive violentemente. In lui una parte del sé prevarica le altre.

Inoltre, avendo nella sua arte sensibilità, doti interpretative e comunicative superiori alla media, siano esse legate a capacità pittoriche, narrative o di altro genere, riesce a “fissare” queste emozioni che sperimenta, non chiaramente visibili dai più, seppur riconoscibili, per il tramite della sua arte.

Beninteso, la maggioranza delle persone sperimenta tali emozioni e sensazioni. Ma lo fa in modo meno intenso, più inconsapevole: ne viene sfiorata. Nei più tali emozioni vengono velate dalla mediazione delle altre parti della loro personalità.

Così grazie al lavoro di simbolizzazione (o metabolizzazione o traduzione emotiva o chiarificazione) attuato dall’artista, tali sensazioni si svelano anche ai più, lasciandoli sorpresi per la straordinaria familiarità, e verità autentica che in esse riconoscono.