Perché la lettera di Michele non suona così sbagliata!?

#attualità

Milano, 9 febbraio 2017


Qualche giorno fa Michele, un trentenne italiano si è tolto la vita ed ha lasciato una lettera che i genitori hanno scelto di pubblicare.
Leggendola mi è venuta voglia di fare alcune considerazioni sul perché non suona così sbagliata.

Perché, al di là del gesto di debolezza (la penso come Schopenhauer in proposito ) è un j'accuse a tutto lo stile di vita moderno e imperante. 
Perché mette in luce che noi esseri umani siamo naturalmente più inclini a desiderare avere che essere.
Non siamo nemmeno più in grado di essere, né di sognare con senso di realtà di poter nel futuro essere. 
Un sistema di valori mainstream svilisce i nostri tentativi di farlo; condannandoci ad una "resistenza di valori" alla quale, come sempre peraltro accade a qualsiasi tentativo di resistenza sul nascere, non viene riconosciuta alcuna dignità, nemmeno e soprattutto quella concessa a chi piega la testa e, svuotato di sogni, si allinea.Perché, al di là del gesto di debolezza (la penso come Schopenhauer in proposito ) è un j'accuse a tutto lo stile di vita moderno e imperante.
Perché mette in luce che noi esseri umani siamo naturalmente più inclini a desiderare avere che essere.
Non siamo nemmeno più in grado di essere, né di sognare con senso di realtà di poter nel futuro essere.
Un sistema di valori mainstream svilisce i nostri tentativi di farlo; condannandoci ad una "resistenza di valori" alla quale, come sempre peraltro accade a qualsiasi tentativo di resistenza syl nascere, non viene riconosciuta alcuna dignità, nemmeno e soprattutto quella concessa a chi piega la testa e, svuotato di sogni, si allinea.