Per economia – dal greco οἶκος (oikos), "casa", inteso anche come "beni di famiglia", e νόμος (nomos), "norma" o "legge" – s’intende l'organizzazione dell'utilizzo di risorse scarse (limitate o finite).
Ma chi ha coniato il termine, quando parla di risorse scarse, intende rispetto a chi? Rispetto all'uomo che ne è il fruitore. Pertanto, al momento, al di là di una embrionale sensibilizzazione verso gli altri esseri viventi (per lo più in quanto funzionali alla sopravvivenza dell'ecosistema del suddetto uomo o a quegli animali che costituiscono i suoi piacevoli intrattenimenti) si tratta sempre e ancora di un concetto antropocentrico.
Tuttavia da questa stessa definizione di economia discende che in un mondo che vede aumentare continuamente il numero di esseri umani, mantenendo inalterate le risorse naturali, come il numero e l’entità delle altre specie (che in realtà diminuiscono, a volte anche drasticamente) questa scienza non potrà che assumere un ruolo di sempre maggior preminenza nel governo degli uomini e del loro pianeta, cosa che, seppur con accenti e fini completamente differenti, sta già facendo.
