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#organizzazionesociale,
#politica
Milano, 20 luglio 2011
Guardando
alle vicende recenti, non riesco a non tributare un forte plauso alla
testimonianza di profonda conoscenza dell'animale uomo e delle sue scelte, in
fatto di metodo di aggregazione, di governo e di rappresentanza sociale, resaci
con assoluta maestria nella sua semplicità fiabesca da G. Orwell.
Egli
seppe immortalare per sempre, con un affresco a tinte sapientemente naif, tutta
la limitatezza degli errori commessi da rappresentati e rappresentanti delle
consociazioni umane, rendendoci edotti circa la miope coazione a ripetere che
socialmente la società degli animali-uomini riscrive con un inchiostro ogni
volta diverso.
Situazione
che ci vede simili a pesci in un acquario che, inconsapevolmente, ogni volta
che svoltano l'angolo pensano (o sperano) che sia una svolta nuova per la
conquista di una libertà vera.
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